Quanto inquinano le navi da crociera? A Civitavecchia la situazione è preoccupante
Livelli di particolato ultrafine fino a 140 volte superiori a quelli delle zone con aria pulita
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Nell’ambito della campagna “Facciamo respirare il Mediterraneo”, l’Ong tedesca Nabu e Cittadini per l’aria continuano il monitoraggio del particolato ultrafine nelle città di porto italiane per valutare i livelli delle emissioni atmosferiche delle navi da crociera e dei traghetti e dicono che «Le misurazioni della qualità dell’aria effettuate nel porto di Civitavecchia mostrano concentrazioni molto elevate di particelle ultrafini».

Le misurazioni sono state condotte durante le operazioni di attracco delle tre navi da crociera che, dalle 7.00 del 25 Marzo, hanno fatto scalo al porto di Civitavecchia e Cittadini per l’aria, supportati dall’esperto di Nabu Axel Friedrich, hanno rilevato «livelli di particolato ultrafine fino a 140 volte superiori a quelli delle zone con aria pulita»..
Le due associazioni spiegano che «Le misure effettuate ad una distanza variabile fra 500 e 800 metri hanno mostrato livelli di polveri ultrafini con picchi fino a 280.000 pt per centimetro cubo durante le operazioni di attracco delle navi. Il numero delle particelle in zone remote con buona qualità dell’aria è inferiore a 2000 pt/cc, il livello di fondo marino era pari a 2.500 pt/cc, mentre durante circa due ore di monitoraggio in porto la media rilevata è stata di circa 34.000 pt/cc. Le polveri ultrafini sono ormai riconosciute essere causa di infarti e altre malattie cardiologiche».


