7 SETTEMBRE 1920: 105 ANNI FA IL TERREMOTO DI Mw 6.5 DELLA GARFAGNANA
L’analisi della geologa Sabrina Mugnos
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La Garfagnana è una regione della provincia di Lucca (Toscana) delimitata dalle Alpi Apuane e dall’Appennino Tosco emiliano, confinante a Nord con la Lunigiana, a Ovest con la Versilia e la provincia di Massa, ad Est con la regione Emilia-Romagna (province di Modena e Reggio Emilia) e a Sud con la Lucchesia. Lambisce, inoltre, la provincia della Spezia, che dal capoluogo Castelnuovo Garfagnana dista un’ottantina di km.
Zona montana con paesaggi di grande bellezza, che includono, appunto, le Alpi Apuane, è interamente attraversata dal fiume Serchio e dai suoi molti affluenti.
Quest’area, insieme a quella della Lunigiana, è altamente sismica, essendo caratterizzata da strutture estensionali ad orientamento NW-SE ed immersione SW, e da faglie antitetiche con la stessa direzione e immersione opposta. Queste strutture appenniniche sono tagliate e sfasate da strutture trasversali.
La gran parte dei terremoti si concentra nella zona meridionale, al confine tra la Lunigiana e la Garfagnana, ed è caratterizzata da numerosi eventi storici di magnitudo superiore a 5 (vedi sisma del 14 febbraio del 1834 con Intensità (ricordiamo misurata sulla scala Mercalli) = VIII, e del 7 settembre1920 di I = IX / X, dell’11 aprile 1837 con I = IX-X, e del 6 marzo 1740 di I = VII-VIII). Il fatto interessante è che non sono riportati terremoti significativi prima del 1481, e che c’è un periodo di “silenzio sismico” tra il 1541 e il 1740; ma c’è il dubbio che ci siano stati vuoti nella documentazione.
Il massimo storico, quindi, è stato assegnato al terremoto del 7 settembre 1920 con Magnitudo valutata intorno a 6.5.

Quest’ultimo, con epicentro stimato nel Comune di Casola in Lunigiana, era stato preceduto il giorno precedente da alcune scosse minori, la più sensibile delle quali avvertita verso le ore 14,00 del giorno 6 Settembre, e fu seguita da molte altre per circa un anno fino all’Agosto del 1921.
L’area dei danni fu molto vasta e comprese la riviera ligure di levante, la Versilia, le zone montane del Parmense, del Modenese, del Pistoiese e la provincia di Pisa.
L’area di risentimento si estese dalla Costa Azzurra al Friuli e, a Sud, a tutta la Toscana, all’Umbria ed alle Marche settentrionali.
