Biomassa globale: gli alberi dominano il pianeta e gli esseri umani sono solo un decimillesimo
Un nuovo censimento della biomassa terrestre rivela anche il nostro insostenibile impatto sulla biosfera della Terra
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Quali sono gli animali più abbondanti sulla Terra? Quanto pesano le piante rispetto a funghi, animali o batteri? In che modo la massa della vita negli oceani è paragonabile a quella terrestre? A rispondere a queste domande ci ha provato lo studio “The biomass distribution on Earth”, pubblicato su Proceedings of the National Academy of Sciences (PNAS) da Yinon M. Bar-On e Ron Milo del del Department of plant and environmental Sciences del Weizmann Institute of Science e da Rob Phillips del Department of physics del California Institute of Technology, che riferisce i risultati di un nuovo tipo di censimento globale basato sulla biomassa totale di diverse forme di vita sulla Terra e che suggerisce che gran parte di ciò che pensiamo di sapere su queste domande «si basa su ricerche antiquate, stime incomplete o aneddoti semplicemente infondati».

Oltre a fornire risposte, il censimento della biomassa può aiutare i ricercatori ad affrontare questioni più ampie, ad esempio il modo in cui il carbonio compie il suo ciclo attraverso l’ambiente. In realtà l’israeliano Bar-On, uno studente di ricerca del team di Milo, aveva iniziato questo studio con un progetto di ricerca diverso che voleva confrontare determinate proteine in vari organismi e la loro influenza complessiva sul biosfera. Quindi è andato a consultare alla letteratura esistente, ma si è accorto che mancavano le cifre di cui aveva bisogno. E’ stata proprio questa mancanza di dati a spingerlo a iniziare un’intensa ricerca che è durata due anni e che alla fine ha portato il team israelo-statunitense a compilare una “distribuzione della biomassa sulla Terra”. Per confrontare la biomassa di batteri, plancton, termiti, alberi, animali e esseri umani, Bar-On, Milo e Phillips hanno valutato per ciascun gruppo le unità di carbonio misurate in gigatoni.
Milo spiega: «C’è una quantità estremamente ampia i lavori su organismi o gruppi specifici. Siamo andati a studiare un gran numero di tali gruppi specialisti e centinaia di documenti per estrarre le informazioni necessarie riguardanti le distribuzioni dei vari gruppi». Bar-On aggiunge: «Questo progetto ci ha portato in angoli del mondo della ricerca biologica che non avevo nemmeno immaginato. Dovevamo comprendere i diversi metodi di misurazione e stima di ciascun gruppo di ricerca, prima di poterli incorporare nel nostro quadro».
