Confermati i sospetti: è la Cina la fonte delle “misteriose” emissioni proibite di CFC-11
0Le industrie cinesi violano il Protocollo di Montreal sulle sostanze mangia-ozono, arrivate le conferme
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 Sebbene il nuovo studio abbia identificato una percentuale sostanziale dell’aumento delle emissioni globali, è possibile che aumenti minori si siano verificati anche in altri Paesi, o anche in altre parti della Cina. Park concorda: »Le nostre misurazioni sono sensibili solo alla parte orientale della Cina, nel Giappone occidentale e nella penisola coreana e il resto della rete AGAGE vede parti del Nord America, Europa e Australia del Sud. Ci sono grandi fasce del mondo per le quali abbiamo pochissime informazioni dettagliate sulle emissioni di sostanze che riducono lo strato di ozono».
Sebbene il nuovo studio abbia identificato una percentuale sostanziale dell’aumento delle emissioni globali, è possibile che aumenti minori si siano verificati anche in altri Paesi, o anche in altre parti della Cina. Park concorda: »Le nostre misurazioni sono sensibili solo alla parte orientale della Cina, nel Giappone occidentale e nella penisola coreana e il resto della rete AGAGE vede parti del Nord America, Europa e Australia del Sud. Ci sono grandi fasce del mondo per le quali abbiamo pochissime informazioni dettagliate sulle emissioni di sostanze che riducono lo strato di ozono».