Scoperto un nuovo super-pianeta in orbita attorno a Proxima Centauri

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Scoperto un nuovo super-pianeta in orbita attorno a Proxima Centauri

Uno studio pubblicato sulla rivista “Science Advance” di un gruppo internazionale di astronomi, di cui fa parte anche Marco Damasso dell’Istituto Nazionale di Astrofisica, presenta i risultati di nuove osservazioni di Proxima Centauri, la stella piรน vicina al Sistema solare. Le nuove osservazioni hanno permesso di rivelare la presenza di un possibile pianeta di piccola massa in orbita a una distanza 1.5 volte maggiore di quella che separa la Terra dal Sole. La scoperta รจ stata possibile grazie ai dati raccolti con spettrografi installati in Cile
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Nuove osservazioni di Proxima Centauri, la stella piรน vicina al Sistema solare ad una distanza di 4,2 anni luce, hanno permesso di rivelare la presenza di un possibile pianeta di piccola massa in orbita a una distanza 1.5 volte maggiore di quella che separa la Terra dal Sole. La scoperta, pubblicata oggi sulla rivista Science Advances, รจ stata realizzata da un team internazionale di ricercatori guidati da Mario Damasso, dellโ€™Istituto Nazionale di Astrofisica a Torino, e Fabio Del Sordo, dellโ€™Universitร  di Creta e dellโ€™Istituto di Astrofisica del FORTH, grazie ai dati raccolti con spettrografi installati in Cile. Rispetto ad altri candidati scoperti attorno a stelle piรน lontane, Proxima c -come รจ stato battezzato- รจ un pianeta ideale per essere osservato con tecniche complementari che potranno confermarne lโ€™esistenza nellโ€™immediato futuro.


Proxima Centauri รจ una stella nana rossa circa 8 volte meno massiccia del Sole attorno alla quale nel 2016 รจ stato scoperto Proxima b, un pianeta probabilmente roccioso in orbita nella fascia di abitabilitร . Proxima b รจ stato rivelato analizzando le velocitร  radiali della stella ottenute da spettri raccolti con gli spettrografi UVES e HARPS installati, rispettivamente, sul Very Large Telescope array a Cerro Paranal e sul telescopio da 3,6m a La Silla, entrambi dello European Southern Observatory in Cile. A seguito di questa scoperta ulteriori osservazioni di Proxima sono state effettuate nel 2017 con HARPS nellโ€™ambito del progetto Red Dots, con lโ€™obiettivo di studiare piรน approfonditamente il sistema planetario.

Analizzando anche queste nuove misure, per un totale di circa 17 anni di osservazioni, il team coordinato da Damasso e Del Sordo, che include anche altri ricercatori dellโ€™INAF di Torino, ha rivelato la presenza di un segnale con periodo di 5,2 anni compatibile con lโ€™esistenza di un secondo pianeta con massa minima circa 6 volte la massa della Terra e con orbita di 1.5 unitร  astronomiche di raggio (ovvero circa la distanza media tra Marte e Sole).

โ€œSecondo la nostra analisi la presenza del segnale periodico appare molto convincente, e i dati a nostra disposizione non sembrano indicare una chiara causa fisica alternativa alla presenza di un pianeta, anche se ancora non possiamo completamente escludere altre spiegazioniโ€ commenta Damasso. โ€œรˆย ย  infatti molto difficile rivelare un pianeta con una massa minima relativamente piccola e un periodo orbitale cosรฌ lungo utilizzando soltanto la tecnica basata sulle velocitร  radialiโ€ sottolinea Damasso. โ€œUn segnale come quello che abbiamo trovato potrebbe essere dovuto a un ciclo di attivitร  magnetica di Proxima, che puรฒ imitare la presenza di un pianeta. Quindi, per confermare la nostra scoperta sono necessarie altre osservazioni nel corso dei prossimi anniโ€.

โ€œEโ€™ un risultato affascinante – afferma Del Sordo – un nuovo tassello che aggiungiamo alla conoscenza del sistema planetario piรน vicino al nostroโ€. Poi aggiunge: โ€œIl segnale che abbiamo trovato รจ al limite delle capacitร  strumentali. Nel nostro studio dimostriamo che i dati astrometrici presi dal satellite Gaia avranno un ruolo determinante per confermare lโ€™esistenza del pianeta. La posizione dellโ€™orbita di Proxima c non รจ facilmente spiegabile con i modelli di formazione ed evoluzione planetaria attualmente disponibili, e quindi si aprono molte domande su come possa essersi formato poco piรน di 5 miliardi di anni fa.โ€

Lo studio รจ stato pubblicato sul sito web della rivista Science Advances nellโ€™articolo A low-mass planet candidate orbiting Proxima Centauri at a distance of 1.5 au di Mario Damasso, Fabio Del Sordo, Guillem Anglada-Escudรฉ, Paolo Giacobbe, Alessandro Sozzetti, Alessandro Morbidelli, Grzegor Pojmanski, Domenico Barbato, R. Paul Butler, Hugh R. A. Jones, Franz-Josef Hambsch, James S. Jenkins, Maria Josรฉ Lopez-Gonzalez, Nicolas Morales, Pablo A. Pena Rojas, Cristina Rodriguez-Lopez, Eloy Rodriguez, Pedro Amado, Guillem Anglada, Fabo Feng, Jose F. Gomez

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