L’ARRIVO DELLE CORRENTI ATLANTICHE
L’ARRIVO DELLE CORRENTI ATLANTICHE
di Andrea Corigliano – Fisico dell’Atmosfera
Un breve intervento per aggiornare la linea di tendenza attesa per i prossimi giorni senza non prima fare un appunto alle ultime considerazioni scritte in relazione alle condizioni meteorologiche che avremmo dovuto avere proprio in questi giorni. Avevo parlato di «variabilità e di calo termico», sottovalutando di fatto le potenzialità delle condizioni instabili che poi hanno prodotto precipitazioni a tratti significative e abbondanti sulla Sardegna e su alcune aree delle regioni meridionali: un errore che in un certo senso mi ha fatto piacere commettere perché dimostra come una situazione, presentata all’insegna di una circolazione depressionaria molto modesta in quota a una scadenza di 3-4 giorni, sia poi evoluta verso condizioni più instabili con i ricalcoli successivi effettuati dalla modellistica numerica.
Scusatemi, quindi, per aver dato troppa fiducia a uno scenario che era ancora in corso di aggiustamenti. Detto questo, torniamo al dominio anticiclonico sull’Europa occidentale che avrà modo di resistere fino a sabato. La struttura di blocco sarà infatti erosa dalla circolazione perturbata atlantica, sotto la spinta di una nuova depressione in uscita dal Canada e in movimento verso levante: questa dinamica imprimerà quella forza che sarà necessaria all’attuale figura di bassa pressione, confinata dal blocco anticiclonico ad ovest delle Isole Britanniche, di muoversi verso levante per rimpiazzare proprio il campo di alta pressione.
A seguito dell’azione congiunta dei due centri depressionari si rimoduleranno le correnti portanti del tempo che scorreranno velocemente da ovest verso est, riuscendo così a entrare anche alle nostre latitudini con masse d’aria più umide e temperate. Un ingresso poco ondulato delle correnti in quota sarà però associato al probabile transito di sistemi perturbati non particolarmente strutturati: in questo caso le precipitazioni, che potrebbero comunque risultare anche significative, si organizzeranno soprattutto laddove il sollevamento orografico (stau) o eventuali convergenze dei venti nei bassi strati forzeranno le correnti umide a condensare in nubi e fenomeni salendo di quota. Nei prossimi giorni potremo conoscere qualche dettaglio in più.