NEI PROSSIMI GIORNI VEDREMO IN SCENA IL BRACCIO DI FERRO TRA UNA PERTURBAZIONE E UN BLOCCO ANTICICLONICO

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NEI PROSSIMI GIORNI VEDREMO IN SCENA IL BRACCIO DI FERRO TRA UNA PERTURBAZIONE E UN BLOCCO ANTICICLONICO

NEI PROSSIMI GIORNI VEDREMO IN SCENA IL BRACCIO DI FERRO TRA UNA PERTURBAZIONE E UN BLOCCO ANTICICLONICO

di Andrea Corigliano – Fisico dell’Atmosfera

Siamo arrivati ormai agli sgoccioli di uno scenario meteorologico caratterizzato dal dominio incontrastato del campo anticiclonico di matrice subtropicale che ha condizionato il nostro tempo per diversi giorni. A partire da lunedì 15, l’ingresso di una saccatura di origine nord atlantica sul Mediterraneo occidentale e sul vicino entroterra algerino e marocchino andrà a forzare parzialmente il blocco dell’alta pressione che sposterà i propri massimi al suolo e in quota tra la penisola balcanica e l’Egeo e consentirà così l’inserimento del sistema perturbato, associato al cavo d’onda, che vedremo all’opera come linea di confine tra la circolazione ciclonica presente a ovest e quella anticiclonica che si sarà ritirata verso est.

La carta del tempo prevista per lunedì 15 e martedì 16 evidenza molto bene il lento progredire del sistema perturbato che, sotto forma di fronte occluso, sarà destinato a compiere pochi passi in avanti proprio per la resistenza dell’area anticiclonica che andrà comunque a costruire un pendio barico con il Mediterraneo occidentale, dove martedì prenderà forma al suolo un minimo di circa 1005 hPa (fig. 1). L’impostazione sciroccale delle correnti al livello del mare derivante da questa posizione dei due centri di alta e di bassa pressione guiderà così l’aria umida e instabile soprattutto lungo le nostre regioni di ponente e troverà in particolare sulle due Isole Maggiori e sul Nord-Ovest lo sbarramento orografico come valido alleato per esaltare le precipitazioni che potrebbero risultare anche persistenti. Si inizierà dal pomeriggio-sera di lunedì 15, quando i primi fenomeni raggiungeranno la Sardegna, il Ponente Ligure e il basso Piemonte (fig. 2, a sinistra).

Poi, nel corso di martedì, le precipitazioni si estenderanno a tutto il Piemonte, alla Lombardia, all’Emilia e al versante tirrenico, fino alla Sicilia e continueranno a interessare anche l’isola sarda, dove saranno probabili anche dei temporali (fig. 2, al centro e a destra). Le cumulate più abbondanti, però, si concentreranno al Nord-Ovest (in particolare tra basso Piemonte e Ponente Ligure) e sulla costa orientale della Sardegna perché qui saranno massimi gli effetti del sollevamento forzato dai rilievi a cui sarà sottoposto il flusso umido sciroccale. In forma più puntuale, piogge a tratti intense anche a carattere temporalesco si potrebbero verificare anche sulla Sicilia e sul reggino ionico. Altrove, invece, i fenomeni tenderanno a essere sempre meno organizzati e ad assumere carattere di intermittenza man mano che ci sposteremo verso levante, fino ad essere poco probabili o del tutto assenti tra la Romagna e le regioni di Nord-Est.Nevicate sull’arco alpino centro-occidentale oltre i 1000-1400 metri, a quote inferiori solo sul cuneese e sull’estremo entroterra del Ponente Ligure dove la neve potrebbe spingersi fin verso i 600-700 metri. Mercoledì la perturbazione farà ancora qualche passo in avanti, ma nel frattempo si sarà indebolita e si limiterà probabilmente a portare qualche pioggia soprattutto sul Nord-Est, sull’Emilia Romagna e sulle regioni centro-meridionali.

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