ECCO COME NASCE E CRESCE UNA MONTAGNA

0

ECCO COME NASCE E CRESCE UNA MONTAGNA

Guardando la cima di una montagna vi è mai capitato di chiedervi quando si sia formata? Quali siano stati i processi che l’hanno generata e quanto tempo fa? I geologi con le loro osservazioni ed analisi possono fornirci queste risposte.
di Chiara Caricchi
tratto da ingvambiente.com

Per guidare i non addetti ai lavori al modo in cui i geologi interpretano il paesaggio, osserviamo, ad esempio, una catena montuosa. E lo facciamo partendo dal Monte Catria, una vetta dell’Appennino Umbro-Marchigiano, in Italia centrale. Guardandolo, forse a pochi verrà in mente che il monte sia costituito da sedimenti deposti sui fondali di un mare tropicale. Difatti le montagne ci appaiono come configurazioni stabili del paesaggio perché durante la vita di un essere umano, brevissima rispetto a quella di una montagna, queste risultano certamente immutabili nel tempo.

figura1_1024
Il Monte Catria Appennino Umbro-Marchigiano (Appennino Settentrionale) – Foto di C. Caricchi

Eppure dobbiamo fare uno sforzo per comprendere i tempi geologici ed immaginare mutamenti che si sviluppano su intervalli di tempo che hanno una durata che va al di là della nostra percezione (a questo proposito guarda questo post). In 200 milioni di anni, un tempo per noi inconcepibilmente lungo, differenti processi hanno avuto luogo nell’area dell’attuale penisola italiana, portando alla formazione del monte Catria e, più in generale, della catena appenninica.

Nella formazione di una catena montuosa è necessario definire tre momenti differenti:

  • quando si sono formate le rocce che la costituiscono (litogenesi),

  • il momento in cui le rocce si sono piegate e sollevate (orogenesi),

  • la fase in cui i rilievi hanno preso la forma attuale (morfogenesi).

Vediamo la prima di queste fasi, la litogenesi. E’ l’insieme dei processi genetici ed evolutivi da cui hanno origine, in natura, le diverse rocce. Si distinguono tre grandi processi principali: magmatico (o igneo), sedimentario e metamorfico.

Nell’immagine che segue sono rappresentati schematicamente tutti i processi litogenetici nel loro insieme e nella loro complessità. Il ciclo litogenico illustrato racchiude tutti quei processi alla base delle relazione genetiche delle rocce tra di loro e tra le rocce e il magma a livello crostale.

figura 2_1024
Ciclo litogenetico rappresentazione di Phil Stoffer, geologo dell’USGS 

Tornando alla nostra montagna e all’Appennino Umbro-Marchigiano, il ciclo litogenetico che li riguarda è quello sedimentario.

La storia ricostruita dai geologi ci indica che circa 250 milioni di anni fa l’area dove oggi si erge l’Appennino Umbro-Marchigiano era caratterizzata da un ambiente marino di clima tropicale, dominato dalla presenza di piattaforme carbonatiche (scogliere con aree di laguna interna, con rilievi topografici più o meno accentuati, stile Bahamas attuali per intenderci).

figura 3_1024
Le foto delle rocce mostrano come queste si presentano ad occhio nudo e al microscopio. Si noti che ogni sedimento – caratteristico di un determinato ambiente deposizionale – presenta differenti strutture (es. a grana fine o grossolana) e morfologie (con presenza anche di micro e macro fossili) Figura di C. Caricchi

Questo ambiente di piattaforma carbonatica ha caratterizzato l’attuale area dell’Appennino per diversi milioni di anni, fino a quando movimenti tettonici (e in particolare l’impostazione di faglie estensionali) portarono alla fratturazione della piattaforma e all’inabissamento di diverse sue porzioni. L’ambiente delle aree ribassate divenne quello di bacino marino profondo sui cui fondali si depositarono, nel corso di milioni di anni, diversi tipi di sedimenti costituiti prevalentemente da calcari, marne e argille, in cui la sedimentazione proseguì ininterrotta per parecchie decine di milioni di anni.

figura 4_1024
Le foto delle rocce mostrano come queste si presentano ad occhio nudo e al microscopio. Si noti che ogni sedimento – caratteristico di un determinato ambiente deposizionale – presenta differenti strutture (es. a grana fine o grossolana) e morfologie (con presenza anche di micro fossili). Figura di C. Caricchi

Circa 20 milioni di anni fa però nell’area qualcosa iniziò a cambiare drasticamente, passando ad una nuova fase tettonica (questa volta compressiva) che avviò l’orogenesi. Il progressivo corrugamento modificò drasticamente la morfologia dei fondali marini e portò gradualmente all’emersione di una nuova catena montuosa.

L’Orogenesi, dal greco óros = rilievo + ghènesis = origine, è quel processo che ha portato e porta alla formazione delle catene montuose e che si manifesta con la deformazione della crosta terrestre.

In particolare, l’Appennino Umbro-Marchigiano entrò nel processo orogenetico circa 16 milioni di anni fa… L’ARTICOLO CONTINUA QUI

Share.

Leave A Reply