I DIECI MESI DI LUGLIO PIÙ FRESCHI E PIÙ CALDI IN ITALIA DAL 1980 A OGGI E L’EFFETTO «RANA BOLLITA»

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I DIECI MESI DI LUGLIO PIÙ FRESCHI E PIÙ CALDI IN ITALIA DAL 1980 A OGGI E L’EFFETTO «RANA BOLLITA»

I DIECI MESI DI LUGLIO PIÙ FRESCHI E PIÙ CALDI IN ITALIA DAL 1980 A OGGI E L’EFFETTO «RANA BOLLITA»

di Andrea Corigliano – Fisico dell’Atmosfera

Oggi lasciamo parlare i numeri e, in particolare, le anomalie mensili della temperatura calcolate rispetto al clima del trentennio 1991-2020 e registrate in Italia dal 1980 a oggi nei mesi di luglio che poi, statisticamente, sono risultati essere i dieci più freschi e più caldi di questo periodo: relativamente a questi ultimi dieci, essi sono poi anche i più caldi dall’inizio delle rilevazioni secondo le analisi condotte dall’ISAC-CNR di Bologna. Osservando il grafico si nota che otto dei dieci mesi più freschi sono capitati prima degli Anni Duemila e l’ultimo mese di luglio più fresco è stato quello del 2014 con un’anomalia di -1.59 °C: negli ultimi undici anni quasi tutti i mesi di luglio sono stati più caldi nella media a parte i due del 2016 e del 2020 che sono stati normalmente caldi con uno scarto rispettivamente di 0.37 °C e 0.10 °C.

I dieci mesi di luglio più caldi dal 1980 a oggi si concentrano invece quasi tutti negli Anni Duemila e in particolare, dopo il record assoluto del 2015 con un’anomalia di +2.45 °C, il secondo, il terzo e il quarto mese di luglio più caldi sono caduti rispettivamente nel 2022 (+2.25 °C), nel 2024 (+2.08 °C) e nel 2023 (+1.96 °C). In pratica, negli ultimi tre anni abbiamo vissuto i mesi di luglio che in classifica hanno occupato dal secondo al quarto posto tra i più caldi dal 1980 e dall’inizio delle rilevazioni. Partendo da una questa situazione di adattamento a uno stato termico significativamente superiore alla media, diventa inevitabile pensare che il mese di luglio che si è da poco concluso sia stato fresco solo perché una sua parte è stata condizionata da una fase con temperature inferiori alla media.

Ciò però che avvertiamo con le sensazioni non sempre coincide con la realtà che in questo caso, per mostrarsi, si avvale dall’analisi complessiva del mese che tiene conto dell’andamento termico di tutti i suoi trentuno giorni. Non meravigliamoci, quindi, se tra qualche giorno scopriremo che luglio 2025 in Italia porterà il segno positivo dell’anomalia mensile, con i dovuti distinguo tra le diverse aree macroregionali. Non ci dobbiamo meravigliare semplicemente perché gli ultimi mesi di luglio ci avevano abituato a ben altro e un luglio un po’ più normale dal punto di vista termico percepiamo come freddo per il classico effetto della «rana bollita».

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