La Death Valley, il posto più caldo e più arido del Nord America, non è esattamente nota alle cronach per le grandi piogge o per i  laghi che si estendono a perdita d’occhio.

Ma dopo che un’enorme tempesta ha colpito questa zona desertica portando molta pioggia e temperature gelide in gran parte della California del sud, ecco cosa è successo, secondo la fotografa Elliott McGucken.

 

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Stava cercando di arrivare a Badwater Basin, dove pensava che ci potesse essere un’inondazione, quando ha potuto scorgere un grosso lago. “È una sensazione surreale vedere così tanta acqua nel luogo più arido del mondo”, ha detto McGucken a SF Gate . Ha pubblicato le foto del lago temporaneo lungo 16 chilometri, con la Panamint Range sullo sfondo, su Instagram .

( elliotmcgucken / Instagram )

In realtà non c’è bisogno di una grandissima quantità di acqua per far si che si formi un lago in questo luogo incredibilmente arido.

“Siccome l’acqua non è prontamente assorbita nell’ambiente del deserto, anche le piogge moderate possono causare allagamenti nella Death Valley”, ha spiegato il meteorologo di Weather.com Chris Dolce . “Inondazioni improvvise possono accadere anche dove non piove, normalmente le insenature o gli arroyo possono allagarsi a causa delle piogge a monte”. La Death Valley si trova nella parte orientale della California; durante l’estate, può essere uno dei luoghi più caldi del mondo.

Nel 1913, ha registrato la temperatura della superficie terrestre naturale più alta sulla Terra, con una massima di 56,3°C,  e negli ultimi due anni, è il luogo in cui abbiamo registrato il mese più caldo mai misurato sul pianeta.

È anche il luogo più arido di tutto il Nord America. In un anno regolare, la Death Valley riceverà solo circa 60 centimetri di pioggia.  Ma ci sono alcune cose meravigliose da ammirare quando compaiono le piogge.

Fiori selvatici in fiore nella Death Valley nel 2005. ( Chuck Abbe / Wikimedia Commons / CC BY 2.0 )

Secondo weather.com, le precipitazioni della Death Valley il 5 e il 6 marzo sono state di 0,87 pollici, quasi triplicate rispetto alla media delle precipitazioni di marzo. “Eventi così rari di pioggia favoriscono la comparsa di vasti campi di fiori selvatici, le oasi lussureggianti ospitano piccoli pesci e creano un rifugio per la fauna e gli esseri umani”, spiega il National Park Service .

“Nonostante il suo nome morboso, una grande varietà di vita sopravvive nella Death Valley.”