NEL LIMBO DEL NON INVERNO
NEL LIMBO DEL NON INVERNO
di Andrea Corigliano – Fisico dell’Atmosfera
Ci aspetta un periodo di stallo che durerà almeno fino alla prima metà della prossima settimana. Con l’arrivo del promontorio nord africano si è infatti aperta una fase meteorologica dominata dalla stabilità atmosferica e da temperature che si manterranno al di sopra dei valori tipici di dicembre. È ormai noto però che nella stagione invernale la presenza di questa figura barica non sempre è sinonimo di cielo sereno ovunque per via della formazione di nebbie e di nubi basse che si fanno strada all’interno dello strato di inversione termica che è a contatto con il suolo e che è sormontato da una massa d’aria decisamente mite, di origine subtropicale, responsabile proprio del rigonfiamento delle superfici isobariche che fanno assumere al campo anticiclonico la tipica forma a campana (fig. 1).

Nel corso di questa settimana saremo interessati da una massa d’aria che, a circa 1500 metri di quota, avrà una temperatura fino a 8-12 °C superiori alla media climatologica tra il settore alpino e i paesi europei centro-orientali e balcanici (fig. 2): come spesso accade in queste situazioni, saranno quindi le aree montuose a risentire maggiormente degli effetti dell’anomala circolazione atmosferica con lo zero termico che si porterà tra i 3000 e i 3500 metri, cioè ad una quota che per le Alpi è tipica del periodo estivo.Anomalie delle temperature nel complesso più contenute nei bassi strati, fino a 3-6 °C, renderanno invece meno avvertita dalla popolazione questa situazione decisamente fuori stagione dal punto di vista sinottico.
A confondere ci penseranno infatti le temperature minime che, in caso di cielo sereno, saranno relativamente basse a causa dell’irraggiamento notturno e della conseguente dispersione del calore verso lo spazio. I valori oscilleranno intorno ai 3-8 °C con qualche picco in più al Sud e sulle Isole e in meno sulle regioni settentrionali, dove al primo mattino si raggiungeranno temperature minime anche a cavallo di 0 °C, con la possibilità di qualche debole gelata che indurrà erroneamente a pensare che questo freddo mattutino sia la dimostrazione di un inverno che sta svolgendo il proprio compito.

E invece non sarà così, perché ci troveremo in una situazione anomala per quanto riguarderà tanti altri aspetti che concorrono a delineare il quadro complessivo della situazione: la struttura dell’atmosfera per le altezze di geopotenziale decisamente elevate, la temperatura della massa d’aria che ci interesserà, la quota dello zero termico e le temperature massime che saranno decisamente miti per il periodo. Per il momento non si intravedono sostanziali variazioni neanche nel corso della prossima settimana, anche se l’anomalia termica tenderà un po’ ad attenuarsi e si potrebbe verificare almeno un indebolimento della figura anticiclonica senza però comportare ancora cambiamenti degni di nota sullo stato del tempo. Aggiorneremo l’evoluzione non appena si scorgeranno eventuali segnali di un cambio di passo deciso su cui imbastire una linea di tendenza affidabile. Un abbraccio a tutti e buona settimana.